LE POSIZIONI A CONTATTO™ (ARMA LUNGA)

LE POSIZIONI A CONTATTO™

[ARMA LUNGA]

di Tony Zanti

LE POSIZIONI A CONTATTO™

Nei precedenti articoli abbiamo illustrato e passato in rassegna le diverse Posizioni a Contatto™ e Posizioni di Tiro a Contatto™ del Tiro Dinamico Operativo®, che sono effettuate con l’arma corta: dette posizioni si utilizzano quando l’arma corta è stata estratta dalla fondina e non deve essere immediatamente utilizzata a fuoco. Infatti, l’arma può essere estratta per vari motivi e non soltanto per fare fuoco su una minaccia improvvisa: in tal caso l’arma deve essere tutelata allo stesso modo che in fondina, per evitarne la perdita, la sottrazione o lo sparo involontario. Le Posizioni a Contatto servono appunto a questo proposito. Ciò significa che l’arma corta è portata a stretto contatto con il corpo dell’Operatore, nel rispetto dei termini dell’Ergonomia e della Sicurezza. 

Nella caso particolare dell’utilizzo dell’arma lunga, le Posizioni a Contatto sono ugualmente utili e necessarie, in quanto corrispondono alle medesime esigenze di evitare che la volata dell’arma punti pericolosamente e involontariamente contro il corpo dell’Operatore, oppure altri. Naturalmente, l’arma lunga non è racchiusa in una fondina: proprio questo fatto costringe l’Operatore a tenere costantemente presente la modalità in cui l’arma è impugnata, oppure trattenuta dalla cinghia tattica. Il conseguente puntamento della volata dell’arma deve essere quindi monitorato con estrema attenzione.

Le Posizioni a Contatto con l’arma lunga del Tiro Dinamico Operativo® sono essenzialmente tre: due sono Posizioni di Pronto™ e di Sicurezza, mentre la terza si presenta anche come Posizione di Ritenzione (per quanta fattibilità questo concetto possa apportare al maneggio e l’utilizzo dell’arma lunga, attraverso gli imprevedibili meandri dell’Ambiente Tattico!).

Esse sono complementari e necessarie al puntamento immediato dell’arma: la stessa ragione per cui le Posizioni di Pronto tradizionali sono entrate nel novero delle Tecniche essenziali connesse al Tiro Operativo. A questo punto viene da chiedersi per quale ragione le Posizioni a Contatto del Tiro Dinamico Operativo® con l’arma lunga siano state ideate… Le Posizioni tradizionali High Ready e Low Ready, non erano forse sufficienti a garantire una base mobile e sicura, per far sì che l’arma lunga fosse puntata con rapidità ed efficacia sul bersaglio?

La spiegazione comprende un 50% sulle carenze di cui soffrono entrambe le “Ready Positions” tradizionali e un altro 50% che concerne la necessità di dover creare quella medesima base, dalla quale alcune Posizioni di Tiro del Tiro Dinamico Operativo® devono necessariamente aver origine.

LE POSIZIONI DI PRONTO™ TRADIZIONALI

Alcuni – forse molti – diranno che non c’è niente di sbagliato con la High Ready e la Low Ready tradizionali. Certamente, a meno di non voler fare i conti con la realtà!

Se consideriamo la Low Ready tradizionale, dobbiamo convenire che essa è il preludio al tiro che avviene in addestramento, oppure che potrebbe avvenire durante un conflitto armato. Le modalità con le quali l’Operatore imbraccia l’arma nella Low Ready, infatti, è la medesima con la quale questi imbraccia l’arma durante il tiro. Siccome la maggioranza delle Tecniche di Tiro con l’arma lunga prevedono una Posizione di Tiro prevalentemente obliqua – quando non addirittura laterale – rispetto al Bersaglio Armato – alla guisa di una Weaver effettuata con l’arma lunga – il movimento che l’Operatore compirà avanzando sarà ostacolato dal bisogno di porre l’arma sulla spalla che è in posizione retrograda rispetto all’altra. Le spalle, quindi, sono sfalsate rispetto alla direzione del moto: come potrà l’Operatore muoversi con agilità e rapidità e senza produrre inutili rumori di trascinamento del piede che chiude il passo?

Inoltre, la Low Ready prevede che l’arma sia puntata sul terreno antistante, a circa 45°. Ciò significa due cose: la possibilità che un colpo involontariamente esploso si tramuti in un rimbalzo che vada a colpire un bersaglio non inteso e la costante probabilità che l’Operatore punti la volata dell’arma su altri Operatori. Senza menzionare il fatto che i movimenti compiuti dall’Operatore nelle quattro direzioni potrebbero far venire la parte anteriore dell’arma in contatto con gli ostacoli presenti nell’Ambiente Tattico. Pur soffrendo di tali pericolose incongruenze, la Low Ready potrebbe pur essere utilizzata durante la Ricerca. Incredibilmente, in detto contesto è poco usata, in quanto la Teoria dominante rimane la Tecnica del Terzo Occhio, che vuole che l’arma sia puntata in tutte le direzioni dalle quali potrebbe spuntare il Bersaglio Armato: la volata rappresenta il terzo occhio e segue lo sguardo dell’Operatore a destra, a sinistra, in alto, in basso. Un esercizio che risulta presto estremamente affaticante, ancorché poco efficace: per forza di cose, l’Operatore rivolgerà la sua attenzione al movimento della canna dell’arma lunga e dei congegni di puntamento, piuttosto che ai dettagli insiti nell’Ambiente Tattico a lui circostante.

Se le problematiche insite nella Ricerca (dal moto lineare all’avvicinarsi ad un angolo e dall’entrare in un ambiente dalla porta chiusa al cercare un riparo) sono relativamente facilitate quando si impugna l’arma corta, esse sono sensibilmente aumentate quando si imbraccia l’arma lunga. Anche qui i fattori di maggior rilevanza sono due: l’ingombro posto dalle maggiori dimensioni dell’arma lunga e la difficoltà nel poter utilizzare la mano di supporto per azioni necessarie, quali lo spostare, tirare, spingere, ecc. I movimenti utili a portare l’arma da una Posizione di Pronto ad una Posizione di Tiro in ambienti chiusi e costellati da ostacoli, diventano difficoltosi e costellati da rischi: non ultima, vi è la possibilità di essere disarmati, oppure che la canna dell’arma sia intercettata e deviata dal Bersaglio Armato che spunta da dietro un angolo. Fantascienza? E’ già accaduto e i Tactical Trainers ne sono perfettamente a conoscenza. Altri, dovrebbero pensarci su. Ad ogni modo, il problema rimane e non può essere risolto, se si ragiona secondo gli schemi tradizionali. La soluzione risiede nell’avventurarsi nel sempiterno rapporto ergonomico tra l’Operatore, l’arma, l’equipaggiamento e l’Ambiente Tattico, nel quale naturalmente domina la presenza del Bersaglio Armato.

La High Ready, d’altro canto, non si può definire una vera Posizione di Pronto, ma è piuttosto una posizione di stasi o transizione, dettata più che altro dalla necessità di evitare di puntare l’arma lunga verso bersagli che non devono essere attinti, oppure verso una direzione che non è considerata fonte di pericolo. Il passaggio dalla High Ready a una Posizione di Tiro con l’arma lunga, richiede più tempo ed elaborazione che non il passaggio dalla Low Ready alla Posizione di Tiro. Ciò avviene per una semplicissima ragione: nella Low Ready il calcio dell’arma lunga è già poggiato sulla spalla dell’Operatore e il movimento richiesto consta nell’alzare la volata sul bersaglio, restando il perno dell’arco di elevazione il medesimo. Nella High Ready, invece, il calcio dell’arma lunga trova posto accanto al tronco dell’Operatore. Nella maggior parte dei casi, per passare alla Posizione di Tiro,  questi dovrà spingere l’arma lunga in avanti per poi assestarla sulla spalla (allo scopo di evitare che il calcio vada ad impigliarsi nel vestiario sovrastante l’ascella, attraverso la quale il calcio è costretto a passare per compiere l’arco necessario al posizionamento sulla spalla). Il predetto ulteriore allontanamento dell’arma lunga dal corpo dell’Operatore può creare problemi nel CQC (Close Quarter Combat). Se ne deve necessariamente tener conto!

LE POSIZIONI DI PRONTO™ ALTERNATIVE

Le Posizioni a Contatto con l’arma lunga del Tiro Dinamico Operativo® sono state ideate principalmente allo scopo di costituire una base stabile dalla quale condurre la Ricerca e il Tiro. Lo scopo primario delle Posizioni a Contatto (sia con l’arma corta, sia con l’arma lunga) è quello di tenere e mantenere l’arma a stretto contatto con il corpo, al fine di evitarne l’espropriazione, l’urto contro ostacoli imprevisti e il puntamento sicuro, mentre al tempo stesso dette posizioni devono costituire una eccellente base di partenza per l’espletamento del Tiro Reattivo (Operativo e Difensivo). Il fatto che dette Posizioni a Contatto interagiscono nell’Ambiente Tattico meglio che non le Posizioni di Pronto tradizionali, è riconducibile alla validità del Metodo Tiro Dinamico Operativo®. Certamente esse non sono state create allo scopo di essere diverse dalla High Ready e la Low Ready, ma di fatto esse lo sono e hanno caratteristiche tali da risultare più vantaggiose. Se le Posizioni di Tiro con l’arma lunga del Tiro Dinamico Operativo® fossero le medesime utilizzate nella Dottrina Tattica tradizionale, le Posizioni di Pronto contemplate nel Metodo TDO sarebbero fine a se stesse, pur valutandone il valore aggiunto (la possibilità di puntare la volata dell’arma nella Safe Zone, oppure nella Temporarily Safe Zone e quella di tenere l’arma a più stretto contatto con il corpo dell’Operatore).

Infatti, tutte e tre le Posizioni a Contatto con l’arma lunga sono Posizioni di Pronto intercambiabili tra loro e prontamente impiegabili nel puntamento dell’arma lunga nelle diverse Posizioni di Tiro proprie del Tiro Dinamico Operativo®: Cover Hold™, High Hold™, Cross Hold™ e Delta Hold™. Il medesimo concetto è applicato alle Posizioni a Contatto con l’arma corta, come abbiamo già visto negli scorsi articoli. Detta intercambiabilità permette che i movimenti tattici che l’Operatore deve necessariamente compiere siano fluidi e consequenziali, armonicamente rapportati tra loro, senza né stacchi temporali, né indugi. Ciò costituisce un indubbio vantaggio, nelle variabili condizioni alle quali l’Operatore è sottoposto nell’Ambiente Tattico (passare con immediatezza da una qualsiasi Posizione di Pronto ad una qualsiasi Posizione di Tiro e viceversa, da un lato all’altro del riparo, dal tiro effettuato in una direzione alla direzione opposta ed altro ancora).

Illustriamo brevemente le suddette Posizioni a Contatto e di Pronto del Tiro Dinamico Operativo®.

La High Hold Ready™, Posizione a Contatto™ con arma lunga del Tiro Dinamico Operativo®. Si noti l’ingombro maggiore, rispetto alla Delta Hold Ready™, dovuti alla presenza dell’impugnatura a pistola e del caricatore, che poggiano entrambi sul corpo dell’Operatore. In caso di necessità, l’Operatore può passare immediatamente dall’una all’altra Posizione a Contatto™.

Semplicemente alzando l’arma, l’Operatore assume la High Hold™, Posizione di Tiro del Tiro Dinamico Operativo®, e inquadra il bersaglio molto più facilmente che non usando l’imbracciatura tradizionale, che lo costringe ad assumere posture antiergonomiche. Inoltre, come è possibile vedere in queste due foto, l’Operatore può muoversi liberamente e naturalmente nell’Ambiente Tattico, non essendo costretto ad assumere una posizione di tiro quasi laterale, con conseguente deambulazione granchiesca.

La High Hold™ si trasforma rapidamente nella Cross Hold™, che è utilizzata per effettuare un rapido cambio del lato del riparo, semplicemente spostando il calcio dell’arma sul lato opposto (cambio di spalla e non cambio di imbracciatura, che rimane la medesima). La Cross Hold™ è inoltre strumentale nel cambio orizzontale dell’imbracciatura.

HIGH HOLD READY™

La High Hold Ready, come si può intuire dal termine, costituisce il preludio alla messa in atto della Posizione di Tiro High Hold™ del Tiro Dinamico Operativo®.

Questa Posizione di Pronto è stata ideata allo scopo di stabilire una solida base dalla quale il puntamento nella High Hold avviene. La parete laterale del calcio dell’arma lunga è a stretto contatto con la guancia dell’Operatore. Quando la volata dell’arma è alzata nel puntamento e l’Operatore impiega la High Hold, la parte posteriore/inferiore del calcio è poggiata sulla o intorno alla clavicola. Alcuni obietteranno che la predetta operazione debba necessariamente comportare dolore e lividi marcati. Mentre questo è vero con fucili a ripetizione manuale che utilizzano una munizione molto potente (in questo caso è necessario assumere la Posizione di Tiro Cover Hold™ del TDO), la stragrande maggioranza delle armi lunghe semiautomatiche – e anche automatiche – possono essere tranquillamente usate nella High Hold. Ho impiegato la High Hold per sparare ogni tipo di arma da fuoco: dai fucili ad anima liscia a ripetizione semiautomatica in cal. 12 alle armi militari (M16/M4, AK47, SCP, HK.45, PM12S, SAW/Minimi).

Il vantaggio della High Hold è che l’arma compie un tragitto lineare nel rinculo, piuttosto che un’impennata dovuta al rilevamento: un fatto difficilmente spiegabile, ma provabile al 100% sul campo di tiro. Altro non trascurabile vantaggio – unico e vero stimolo dal quale è scaturita l’dea che ha portato a questa Posizione di Tiro – consiste nel fatto che la High Hold porta i congegni di mira dell’arma lunga esattamente in linea con l’occhio dell’Operatore. Nella Posizione di Tiro tradizionale, invece, l’Operatore tiene il calcio dell’arma lunga poggiato all’omero ed è costretto a chinare il capo lateralmente, per poter utilizzare i suddetti congegni. Della High Hold e delle altre Posizioni di Tiro con l’arma lunga del Tiro Dinamico Operativo® parleremo nel prossimo articolo.

Tornando alla High Hold Ready, è opportuno notare che questa Posizione di Pronto brilla negli spazi aperti, poiché permette all’Operatore di poter camminare – anche speditamente – su superfici piane, dato che l’arma lunga è portata quasi al centro del corpo e non interferisce con i movimenti che l’Operatore compie nelle quattro direzioni. Aggirarsi per l’Ambiente Tattico camminando normalmente e non a guisa di granchio, è certamente un vantaggio.

Se, invece, l’Ambiente Tattico è cosparso di ostacoli, una migliore opzione è costituita dalla Posizione di Pronto Delta Ready™.

Raffigurazione del Delta Ready™, Posizione a Contatto™ con arma lunga del Tiro Dinamico Operativo®. Si noti come l’arma sia tenuta a stretto contatto con il corpo dell’Operatore, indirizzando la volata dell’arma entro la Safe Zone™. Il controllo della volata è inoltre necessario affinché l’arma non intercetti eventuali ostacoli presenti nell’Ambiente Tattico, né punti contro altri Operatori.


Il Delta Ready™ si trasforma immediatamente nel Delta Hold™, Posizione di Tiro del Tiro Dinamico Operativo®.

DELTA READY™

La Delta Ready nasce come Posizione di Pronto complementare alla Posizione di Tiro Delta Hold™ del Tiro Dinamico Operativo®. Essa è caratterizzata dallo stretto contatto dell’arma lunga al corpo dell’Operatore, pur essendo la volata costantemente rivolta entro la Safe Zone (il cerchio immaginario, dal raggio che misura circa 1 metro, tracciato sul terreno intorno all’Operatore), come accade anche per la High Hold Ready. Il calcio dell’arma lunga poggia sulla zona omero-clavicolare. Ne risulta una Posizione di Pronto stabile e adatta al movimento in ambienti ricchi di ostacoli (suppellettili, macchinari, ecc.) e anche di persone. Infatti, il Delta Ready mostra la sua utilità quando l’Operatore deve portare l’arma lunga, pronta all’uso, mentre è attorniato da altri Operatori. La diligente e costante osservanza del puntare la volata dell’arma entro la Safe Zone, è indice di abitudine alla Sicurezza propria e altrui. Si tenga presente che gli spari involontari sono una delle maggiori cause di ferite ai danni di Operatori all’interno di un Gruppo, provocate da altri Operatori. Quindi, non soltanto sicura, ma anche mobilissima, nella più grande varietà di ambienti. L’Operatore sarà pronto ad applicare questa piattaforma mobile del Tiro Reattivo, assumendo una delle Posizioni di Tiro del Tiro Dinamico Operativo®: Delta Hold, High Hold, Cross Hold, Cover Hold. Posizioni di Tiro poliedriche e complementari tra loro e che si interfacciano con rapidità ed economia di movimenti, tra loro e con le rispettive Posizioni di Pronto che le hanno originate. Infatti, il Delta Ready deve la sua creazione alla necessità di costituire una base di partenza per la Posizione di Tiro Delta Hold, ma l’Operatore può assumere una delle altre Posizioni di Tiro del Tiro Dinamico Operativo®, con la stessa facilità. La vicinanza ottimale dell’arma al corpo dell’Operatore permette a questi di aggirarsi sicuramente e speditamente per l’Ambiente Tattico, allo scopo di compiere il certosino, stressante e pericoloso compito della Ricerca. Odiernamente, detta operazione è condotta con l’arma lunga che precede il passo dell’Operatore e che è puntata su ogni punto dell’ambiente da perlustrare. Si può immaginare lo scenario risultante da un simile sventolio di volate, quando l’Operatore agisce unitamente ad altri Operatori, oppure è inglobato in un folto Gruppo. La Posizione di Pronto, in realtà, nella suddetta situazione costituisce un risparmio di movimenti e la possibilità di puntare la volata dell’arma lunga su un bersaglio inteso, rapidamente e in Sicurezza, evitando che l’arma sia brandeggiata su chiunque e qualunque cosa che si trovi nel predetto ambiente. Individuare il bersaglio (magari, anche con la coda dell’occhio), volgersi verso di esso e portare l’arma nella Posizione di Tiro più conveniente, è un tutt’uno!


La High Close Ready™, Posizione a Contatto™ con arma lunga del Tiro Dinamico Operativo®, caratterizzata dallo stretto contatto dell’arma al corpo dell’Operatore, nell’evenienza che la volata debba essere puntata verso l’alto.

HIGH CLOSE READY™

La High Close Ready è più propriamente una Posizione a Contatto che non una Posizione di Pronto. Essa offre una certa ritenzione, in quanto il calcio dell’arma lunga è coperto dall’avambraccio dell’Operatore (cosa che non accade nelle altre Posizioni a Contatto e di Pronto). La immediatezza nel porre l’arma in puntamento, invece, può essere ostacolata sia dalle dinamiche scheleto-muscolari, sia dal vestiario indossato (il calcio dell’arma lunga si impiglia frequentemente in lembi di stoffa che si trovano nell’area circostante l’omero e l’ascella). Inoltre, la volata dell’arma non punta entro la Safe Zone, ma verso quella parte pressappoco indefinita dell’Ambiente Tattico che definiamo Temporary Safe Zone”. Va da sé quanto sia importante aver coscienza della presenza di bersagli non intesi in detto ambiente, al fine di non puntare l’arma pericolosamente. Un’altra importante precisazione su questa Posizione di Pronto riguarda l’alta visibilità alla quale essa assoggetta l’Operatore, stagliandone la sagoma nell’ambiente circostante a guisa di “parafulmine”. Fattore del quale tener conto quando il basso profilo è necessario.

CONCLUSIONE

Le Posizioni a Contatto con l’arma lunga del Tiro Dinamico Operativo® sono state ideate allo scopo di offrire una base di partenza per le Posizioni di Tiro. Esse sono realmente Posizioni di Pronto, quindi, e sono anche impiegate nel contesto della Sicurezza dell’Operatore e del Gruppo. Le differenze tra queste posizioni e le tradizionali “Ready Positions”, sono lampanti. L’accettazione e conseguente adozione delle Tecniche qui esposte richiede una valutazione oggettiva delle reali circostanze ed esigenze che il compito operativo richiede.