Vuoi diventare un Istruttore di Tiro Operativo/Difensivo? E’ un desiderio possibilissimo da realizzare, in breve tempo e con un costo abbastanza contenuto. Andiamo subito ad elencare i requisiti necessari. Innanzitutto l’età minima per partecipare al Corso Istruttori è 25 anni. Questo perché è necessario avere una sia pur modesta esperienza di vita, necessaria a livello interpersonale, ed aver raggiunto una…
Abbiamo visto nei precedenti articoli che il Tiro Operativo che si effettua con l’arma corta, che è insegnato nella Didattica tradizionale, è pressoché totalmente dedito al concetto di Tiro Attivo, sia per quanto riguarda le distanze entro le quali detto Tiro ha luogo, sia per l’impostazione fisica e mentale che è trasferita all’Operatore
Discutere delle distanze all’interno delle quali avviene il Tiro Operativo/Difensivo costituisce argomento di primaria importanza, per due importanti ragioni, la prima delle quali ha a che vedere con la realtà degli scontri a fuoco con l’arma corta e la seconda con l’addestramento impartito agli Operatori della Sicurezza pubblica e privata
Le distanze nelle quali avvengono gli scontri a fuoco con l’arma corta, non sono molto lunghe, anzi esse sono abbastanza corte e, molte volte, insospettabilmente corte. Infatti, molti Operatori restano sorpresi – se non esterrefatti – nell’apprendere la suddetta notizia, soprattutto quando si rendono conto che l’addestramento che hanno ricevuto non tiene conto di questo fatto
Il Tiro Dinamico Operativo® prevede che l’Operatore stabilisca un rapporto ergonomicamente vantaggioso con l’ambiente in cui interagisce. Uno degli strumenti utilizzati nel TDO è la tecnica del Tiro Puntato-Mirato™, che si basa sulla Reazione psicofisiologica che l’Operatore subisce durante un evento in cui è costretto ad aprire il fuoco con l’arma da fianco
Nel precedente articolo abbiamo trattato il Tiro Mirato, esaminando le modalità con le quali un bersaglio possa essere colpito, distinguendo il bersaglio inanimato che si utilizza nel Tiro Sportivo dal Bersaglio Armato™ che troviamo nel Confronto armato.
Nei precedenti articoli abbiamo trattato le Posizione di Tiro con l’arma corta, ossia le particolari e diverse impostazioni che il corpo umano assume – “istintivamente” o per abitudine appresa – allo scopo di utilizzare la pistola o il revolver a fuoco e colpire un bersaglio.
Nei precedenti articoli è stato detto che il termine “Posizione di Tiro” dà l’idea di un’attività statica, da relegare al Tiro effettuato per colpire il bersaglio al locale Poligono di Tiro a Segno.
Come già enunciato nei due precedenti articoli, il termine “Posizione di Tiro” dà l’idea di un’attività statica, da relegare al Tiro effettuato per colpire il bersaglio al locale Poligono di Tiro a Segno.
Come già enunciato nel precedente articolo, il termine “Posizione di Tiro” dà l’idea di un’attività statica, da relegare al Tiro effettuato per colpire il bersaglio al locale Poligono di Tiro a Segno.